Un intenso dolore che si presenta nell’atto di far presa con il pollice, la rizoartrosi, nelle sue forme più gravi, si presenta così.
La rizoartrosi, come si può dedurre dal nome, è una forma di artrosi, cioè una malattia che si caratterizza per la lenta degenerazione dello strato cartilagineo posto fra ossa articolari. In una normale articolazione la cartilagine svolge la funzione di avvolgere le ossa, consentendo a queste di scivolare l’una sull’altra senza che si presenti alcun genere di attrito. Quando la cartilagine comincia a consumarsi in modo progressivo, il movimento fra le ossa viene accompagnato da un attrito fra le superfici, generando dolore.
L’artrosi che genera la rizoartrosi interessa l’articolazione trapeziometacarpale, situata alla base del pollice. Questa malattia colpisce più frequentemente le donne rispetto agli uomini e tende a fare la sua comparsa dopo i 40 anni d’età.
Ma quali sono i sintomi rivelatori della rizoartrosi ?
L’indizio principale è sicuramente costituito dal dolore che si manifesta quando il paziente esegue movimenti di prensione con il pollice, come per esempio girare la chiave di una serratura o la difficoltà di mantenere la presa degli oggetti che cadono a terra. In alcuni casi, il dolore può farsi vivo anche con il cambiare del tempo, in particolare con la presenza di umidità. La fitta, infine, viene inoltre risvegliata mediante una pressione diretta sull’articolazione alla base del pollice.
Con il progredire della malattia la riduzione della forza espressa diviene sempre più marcata e il dolore si palesa con maggiore frequenza e nel compiere azioni sempre più “leggere”. Altra conseguenza della rizoartrosi è lo spostamento del pollice verso l’esterno: l’apertura di quest’ultimo, infatti, si riduce, rendendo sempre più difficoltoso afferrare oggetti, anche se piccoli. Di conseguenza, come fenomeno compensativo, l’articolazione intermedia del pollice, la metacarpofalangea, si iperestende cercando di permettere alla mano di afferrare oggetti di maggiori dimensioni ed il pollice assume così una certa deformità caratteristica definita “pollice a zeta”.
Per questo genere di patologia esistono diverse soluzioni che un chirurgo specializzato in ortopedia e chirurgia della mano, come il DR. Pier Paolo Borelli, sarà in grado di valutare consigliarvi, a seconda dello stadio della malattia e dei risultati emersi dagli eventuali esami strumentali.+