Che cos’è la frattura di scafoide carpale?
E’ la più frequente frattura a carico delle ossa carpali, che compongono il polso. Per la sua particolare vascolarizzazione lo scafoide carpale può andare incontro ad un ritardo di consolidazione o ad una vera e propria mancata consolidazione, conosciuta con il nome di pseudoartrosi. A sua volta la pseudoartrosi, se non trattata precocemente, può evolvere con il passare del tempo ( si parla anche di decenni) verso una instabilità carpale con artrosi secondaria che può risultare gravemente invalidante e richiedere procedure chirurgiche anche molto invasive e complesse. La frattura di scafoide carpale colpisce per lo più i giovani adulti, in particolare se dediti ad attività sportive, ma possono essere colpiti anche gli adolescenti, ed è nettamente prevalente nel sesso maschile.
SOLUZIONE 1 Trattamento incruento
SOLUZIONE 2Trattamento cruento
SOLUZIONE 3 La sintesi percutanea
SOLUZIONE 4 La sintesi a cielo aperto
Il “consenso informato” in caso di trattamento chirurgico.
In conclusione i termini “adulto-attivo” o “giovane-attivo” sono da assimilare. Hanno le stesse esigenze funzionali.
Ad entrambi si può indicare anche un trattamento incruento in una frattura composta, ma indagata con una Tac per confermare la reale composizione anche nel piano sagittale.
Ma il paziente deve essere informato della possibilità chirurgica, percutanea o a cielo aperto, che accelera i tempi di recupero, ma con tutti i rischi connessi ad un intervento chirurgico in generale ( ritardo di consolidazione, mancata consolidazione, infezione ), rendendolo partecipe e responsabile della scelta. Oppure, in caso il paziente opti per un trattamento incruento, lo si deve informare che si potrà o si dovrà ricorrere all’intervento nel caso il processo di consolidazione ( eventualmente studiato anche con la Tac !) sia troppo lento, o si presenti “ in ritardo” al 1° o 2° controllo radiografico.