Le cisti del polso, denominate anche “gangli” o “cisti gangliari” o “cisti artrogene”, sono neoformazioni molto comuni a livello del polso. Le cisti vengono generalmente riscontrate sul dorso del polso anche se a volte compaiono sul versante palmare del polso (Fig.1- Fig.2).
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Le cisti gangliari di solito originano con un sottile peduncolo dalle articolazioni profonde del polso (Fig. 3).

La causa che determina la comparsa delle cisti è sconosciuta.

Sintomi.

Nelle fasi iniziali della loro comparsa le cisti possono essere dolorose. Successivamente possono non provocare alcun dolore a riposo ma solo in occasione di un uso vigoroso e continuativo della mano. Il volume delle cisti gangliari può variare nel tempo.

Le cisti possono anche scomparire completamente.

Diagnosi.

La diagnosi di cisti gangliare è solitamente una diagnosi clinica e si basa sulla sede e sulle caratteristiche morfologiche e di consistenza della neoformazione. Il chirurgo della mano può ritenere opportuno consigliare un esame radiografico del polso e della mano per evidenziare eventuali problematiche osteo-articolari associate. A volte, può ritenersi necessario un esame ecografico nelle cisti gangliari di piccole dimensioni o nelle cisti non ancora evidenti clinicamente (cisti occulte) ma sospettate sulla base di una sintomatologia dolorosa a livello del polso.

Trattamento.

In assenza di dolore il trattamento consiste spesso nel semplice controllo clinico della neoformazione. Se la cisti è dolorosa e limita le attività lavorative o sportive o se la sua presenza non viene accettata dal paziente si possono prendere in considerazione anche trattamenti alternativi che possono includere:

– l’aspirazione con un ago del liquido che si trova all’interno della cavità cistica,

– l’utilizzo di una polsiera armata che impedisca temporaneamente il movimento articolare del polso, permettendo tuttavia lo svolgimento delle attività manuali quotidiane e delle attività lavorative leggere. In caso di fallimento bisogna prendere in considerazione il trattamento chirurgico che viene eseguito in anestesia generale o plessica (anestesia periferica alla base dell’arto) e richiede solitamente un ricovero di un giorno.

L’intervento si prefigge di rimuovere completamente la cisti con il suo peduncolo. Questo può richiedere a volte la rimozione di una porzione della capsula articolare del polso. In tal caso può rendersi necessario, dopo l’intervento, l’utilizzo di una polsiera armata per circa due settimane. Dopo di che il paziente potrà iniziare gradualmente a mobilizzare il polso. Dopo l’intervento chirurgico alcuni pazienti possono lamentare per un certo periodo di tempo una lieve dolenzia e una modica tumefazione a livello della cicatrice chirurgica. Tali disturbi consentono tuttavia la ripresa dell’attività lavorativa. Può verificarsi, nel 20-30% dei casi, la possibilità di una recidiva della cisti artrogena a distanza variabile di tempo.